Parlare non serve con chi non ti comprende. Ma non illuderti, anche il silenzio sarà frainteso.
Vorrei te, amica, che mi potessi ascoltare. Ma l’Universo non ascolta ben più impellenti richieste.
Hai creduto in me quand’ero fragile. Ora con la mia forza non smetterò di sostenerti un solo attimo.
Chi non ha rispetto di te non lo avrà neanche delle tue rimostranze.
Prego per te Nonna, come promesso, tutte le sere in cui mi sento un uomo onesto. Ma Nonna… credo siano oberati lassù…
Cari desideri, scriverò i vostri nomi su un palloncino e vi lascerò volare. Per qualcuno di voi l’aria sarà una vecchia amica. Rassicurate gli altri durante il viaggio.
Sapessi cantare canterei, fossi poeta scriverei versi. Né l’uno né l’altro, scrivo frasi solitarie mentre in casa ho ancora il cappotto e le scarpe ai piedi.
Fortunato chi è chiamato a dimostrare ciò che ha fatto. Sarà svilente dimostrare ciò che non hai fatto.
Hai sempre avuto paura? Ora che hai coraggio si apprestano gabbie più forti.
Ti hanno offeso su ciò che t’era più caro? Ma guarda… ora proprio non riescono a capire perché te ne lagni in modo così polemico. Non sei proprio capace a lasciar correre!
Quado trovi un’anima che comprende la tua gioia non lasciarla andar via, è un incontro raro.
Quando trovi chi risponde a due domande consecutive per iscritto, ecco il tuo amico, o il tuo amore.
A lavoro, esuli da noi, aspettiamo la sera.
Quando la porta è chiusa le parole aggiunte saranno come biglietti lasciati sull’uscio e spazzati dal vento.
Nessuno conosce i legami che il tuo animo ha intessuto con l’animo altrui e quanto dolga strapparli quando l’altrui s’allontana.
A lavoro, spossessati del tempo, ne aspettiamo i resti restituitici a sera.
Non una sola volta vai via, ma una in ogni dove il tuo nome ho portato.
Non ripetere più di due volte che vali a chi non ti vuole. La tua assenza spiegherà a suo modo la verità nel più superbo dei modi.